domenica 13 maggio 2012

(Marta disegno dietro la magnolia)



i colori
i tuoi colori
in una Torino che viveva
l’arroganza vestita di bianco
per confondere cattedrali
e camminavi Marta senza seno
con le speranze millenovecentosettantatre
coi chiodi già affilati pronti a conficcarsi
nelle finestre sempre aperte, mai rotte
sempre aperte quelle finestre che guardavano
un mare troppo lontano cantastorie di sorrisi
che non ricorderai più Marta disegno Marta di cera e sogno
che hanno voluto far morire tra le foglie dietro la magnolia
mani di fango e vena esattori di una fiamma genesi d’amore
oh Marta làstima del sangue avvilito

racconterò di te finché avrò voce
inseguendo un canto d’occhi vuoti
senza più nulla da ingoiare
acqua inerte e sola
nonostante il fiume
giornale aperto
al rosario del vento
respiro di parole
in-fi-ni-te basse
nel lenzuolo d’erba,
morendo





làstima - sostantivo siciliano, ma anche spagnolo, di cui l'origine, che si può tradurre con " sofferenza,  
              angoscia, pena"




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