domenica 10 maggio 2015

tu…il mio nome

  


chitarra elettrica di Andrea Michele Patanè



erano rimasti pochissimi richiami
e dalle sponde risalivano immaturi
parlavano le orchidee
e quello che capivo era solo
il bisbiglio della solitudine
ma un ribollire di mosti
mi chiese a settembre
di girare lo sguardo
verso i campi sconfinati dei tuoi occhi

                 siediti qui amore e dimmi del cielo
                 quando tornano le allodole…

e poi ti chiamerò papuzza
sole che mi splende dentro
viola inaspettato e simmetria
ti chiamerò amore
spiaggia e vastità dove
una moltitudine di parole
in silenzio, sarà contraltare
alla carne che ci vuole

                 sentimi con la pelle e avvolgimi
                 serpente magnifico

e i fiori avranno il tuo nome
quando in ogni si
risveglierai, sorprendendola

la luna

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